domenica 27 maggio 2012

"Corriere della Sera"


Ti lascio leggere queste righe apparse sul "Corriere della Sera" http://www.itsworth.eu/guide/corrieredellasera.aspx

Differenze tra il MLM e la vendita Piramidale
la vendita piramidale funziona in questo modo : si acquista un prodotto che, di fatto, non è importante commercializzare. Il business, infatti, non viene dalla sua vendita, ma dall'estensione della rete. Il meccanismo è semplice: un nuovo membro entra nel gruppo acquistando il prodotto e chi l'ha presentato guadagna un premio su questa nuova iscrizione. E via via, così.
Il prodotto e la sua qualità, in queste situazioni è irrilevante, non si vende il prodotto, ma la rete. Si tratta di una simil catena di Sant'Antonio. La truffa non è solo nel prezzo esorbitariamente superiore al valore del prodotto, ma nello sfruttamento a cascata dei coinvolti.

Il multilevel marketing è una forma di vendita diretta  in cui gli incaricati commercializzano i prodotti per conto di una impresa e contemporaneamente reclutano anche altri venditori, se lo desiderano.
La remunerazione che si percepisce è composta sostanzialmente da una provvigione sul fatturato generato direttamente e da una percentuale scalare sulle vendite delle altre persone che fanno parte del proprio gruppo di lavoro. Anche in questo caso, come per la vendita piramidale esiste una rete di vendita, ma distinzione fondamentale, si guadagna sul fatturato prodotto e in sottrazione su quello dei compagni. Se non si è venduto nulla, non si riceverà alcun importo semplicemente grazie al lavoro fatto dagli altri componenti della rete.
Per diventare incaricato alle vendite a domicilio, bisogna inoltrare una richiesta all'azienda e firmare una lettera di incarico. A copertura delle spese organizzative iniziali, è richiesto un esborso. Nel caso di Amway si tratta di 40 euro iniziali il primo, che possono essere annullate nel caso si produca un fatturato.

I prodotti, non sono acquistati (e quindi pagati) in anticipo, ma solo sul venduto. Non c'è quindi il rischio di trovarsi a dover vendere della merce per riuscire, almeno, a pareggiare i costi sostenuti.




Come si guadagna?

con la vendita diretta multilivello
Sono sostanzialmente quattro le forme di remunerazione, rispetto a precise tabelle:

· provvigione sul fatturato direttamente prodotto dalla persona
· percentuale sul fatturato prodotto dal gruppo di cui si fa parte
· premio sulla vendita complessiva accumulata (da sé + il gruppo)
· punti premio sia individuali,sia del gruppo

con vendita diretta porta a porta
si guadagna una provvigione sul fatturato prodotto individualmente

Realtà che applicano il multilevel

Avedisco, Associazione nazionale vendite dirette servizio consumatori, riunisce 36 aziende che in Italia vendono a domicilio, 7 di queste di utilizzano la formula della Vendita diretta multilivello. Si tratta di: Amway, Herbalife, Forever living, Gnld, Nsa Italia, Jafra, Nuskin Italy

· Dispensa dell'Università di Torino , facoltà di economia: Il Marketing Multilivello: La nuova frontiera del marketing, Aspetti economici, giuridici e sociologici

· Atti convegno dell'Università Bocconi

Marketing Multilivello o Network Marketing che dir si voglia, il fenomeno si è diffuso in tutto il mondo, coinvolgendo milioni di persone: ormai non è più possibile ignorarlo.
E' anche un argomento controverso: è più facile che un sociologo lo citi come modello innovativo di organizzazione del lavoro, piuttosto che se ne senta parlare come di una cosa "normale" nella vita di tutti i giorni.
Vorrei provare ad analizzare la situazione da vari punti di vista,cercando anche di entrare nel merito di paradossi come questo.

Il Multi-Level Marketing (o Network Marketing) è un sistema di distribuzione nato negli USA alcuni decenni fa che fa parte della grande famiglia del direct marketing. Ha però alcune caratteristiche molto interessanti, che ne hanno permesso la diffusione in tutto il mondo, fino a coinvolgere migliaia di aziende in tutti i settori e milioni di persone.

Per spiegare di cosa si tratta si deve pensare al mercato tradizionale, nel quale la distribuzione di qualunque bene o servizio è generalmente affidata ad alcune figure intermediarie. Il prodotto passa di soggetto in soggetto (es: importatore nazionale, rappresentante regionale, grossista locale, commerciante al dettaglio), giungendo ogni volta più vicino al consumatore finale. Naturalmente ad ogni passaggio il prezzo del prodotto aumenta, perché ogni intermediario è un'azienda, con i suoi costi e la sua aspettativa di guadagno.
Si può calcolare che in media, circa il 70-80% del prezzo finale di un prodotto è dovuto alla distribuzione.

Questa situazione ha creato i presupposti per la nascita di forme sempre più aggressive di commercio, miranti genericamente ad accorciare il canale di distribuzione. E' il caso sia appunto del direct marketing (vendite per corrispondenza, televendite, e-commerce) che della grande e grandissima distribuzione. Non sempre ciò si traduce in un effettivo abbattimento dei prezzi: più spesso il fine perseguito è un maggiore o diverso tipo di guadagno. Infatti un'azienda produttrice che scavalcasse la sua rete di distribuzione potrebbe certamente praticare prezzi anche molto inferiore a quelli di mercato, ma probabilmente non potrebbe mai raggiungere quei clienti che solo una distribuzione capillare, distribuita sul territorio, può incontrare. I centri commerciali vendono poi alcuni prodotti a prezzi anche prossimi a quello di costo (o perfino in perdita!), ma ciò è dovuto ad una strategia di attrazione della clientela (su altri prodotti il margine di guadagno è superiore).

Il MLM, anche se tecnicamente è affine al direct marketing, è in realtà una via di mezzo tra le soluzioni esaminate. La rete di distribuzione non è costituita dai tradizionali intermediari, e allo stesso tempo l'azienda non è lontana dalla clientela e territorialmente isolata. Sono invece gli stessi consumatori che diventano anche distributori.

Ovviamente perché questo sia possibile occorre che il consumatore sia pienamente soddisfatto, e questo è il motivo per cui quasi tutte le aziende di MLM distribuiscono prodotti di ottima qualità, con un elevato valore aggiunto e con tutta una serie di vantaggi esclusivi che comprendono: sconti, informazioni utili, condizioni particolari, agevolazioni di pagamento, premi, riconoscimenti, ecc.

Il differenziale tra costo del prodotto e prezzo al pubblico, quel 70-80% che prima veniva assorbito dagli intermediari della distribuzione, viene invece gestito dall'azienda, che lo rimette in circolo tra i suoi consumatori/distributori sotto forma di sconti, servizi e vari incentivi alla distribuzione.

                                         
IL MARKETING DEL PASSAPAROLA

Il MLM viene anche definito "marketing del passaparola" perché la conoscenza dell'azienda e dei suoi prodotti, anzichè essere affidata alla pubblicità sui mass media, viene affidata ai singoli consumatori. Molto spesso il successo di un prodotto o di un marchio è decretato dal passaparola tra i consumatori soddisfatti, ma il cliente non partecipa mai ai redditi che lui stesso ha contribuito a generare. A tutti è capitato di consigliare ad un amico un film o un libro che ci è piaciuto particolarmente, ma sicuramente produttori cinematografici ed editori non ci hanno mai pagato una lira di provvigione per la pubblicità svolta...

Il MLM si fonda invece proprio su questo principio, facendone un metodo: ciascun cliente, oltre ai vantaggi già elencati (condizioni esclusive di vario tipo) ha diverse possibilità di essere retribuito dall'azienda, partecipandone agli utili e costituendone quindi un'appendice produttiva, un consumatore attivo anzichè, come di consueto, passivo.


 IL MECCANISMO DEI GUADAGNI

Nel mercato tradizionale il prezzo di un prodotto si forma autonomamente (o almeno così dovrebbe accadere) dall'interazione tra i diversi soggetti, e raramente l'azienda produttrice ha la possibilità di fissare esattamente l'importo finale: non stupisce che lo stesso identico prodotto costi molto di più dal dettagliante dietro l'angolo che in un grosso centro commerciale.

Nel MLM invece l'azienda cura tutti gli aspetti "a monte" (vedremo poi esattamente quali nella sezione MLM e impresa tradizionale) e fissa il prezzo di vendita, calcolando poi forme percentuali di sconto e provvigione. Ogni consumatore finale ha quindi la certezza di acquistare esattamente ai prezzi ed alle condizioni stabilite dall'azienda, ed ogni incaricato ha la sicurezza di percepire gli sconti e le provvigioni che gli spettano, calcolate automaticamente tenendo traccia di tutte le transazioni operate.

Le provvigioni sono calcolate sul volume di fatturato prodotto, principalmente secondo due forme:

·sulla vendita diretta a terzi dei prodotti (distribuzione diretta);

.sull'associazione di nuovi consumatori che avranno esattamente gli stessi vantaggi e le stesse opportunità di distribuzione (distribuzione indiretta).

La distribuzione diretta consiste nell'offrire a persone non associate all'azienda i suoi prodotti. Poiché, come abbiamo visto, il prezzo finale è predeterminato al distributore spetta una provvigione sul venduto.

La distribuzione indiretta è invece strettamente connessa al meccanismo del "passaparola": poiché il consumatore associato gode di vantaggi esclusivi e concreti, oltre alla vendita diretta ha la possibilità di fare pubblicità al programma di associazione con l'azienda. Il nuovo associato avrà così diritto anche lui a tali vantaggi, e potrà scegliere di fare a sua volta pubblicità ai prodotti e al programma di associazione.

Le provvigioni indirette sono calcolate sul fatturato generato dalla "rete" di consumatori/distributori creata col passaparola: non solo su quello delle persone associate, ma anche su quelli di quelle associate da loro, e così via. Ogni azienda ha il suo piano di retribuzione (detto generalmente piano di marketing) e le sue regole di compensazione e permette retribuzioni fino a 3, 5, 10 o infiniti "livelli" di profondità.

La cosa interessante è che le aziende di MLM incentivano al massimo il "passaparola" ed è possibile (non facile, ma possibile) creare una rete di consumatori/distributori di migliaia di persone. In questo caso il diritto a percepire provvigioni anche minime (pochi punti percentuali) su un volume di vendite molto grosso, si traduce in guadagni consistenti.

2 commenti:

  1. Finalmente un po di chiarezza sul multilevel marketing che da molti è visto come setta o catena di sant'antonio. Niente di più lontano dalla realtà. Sono un distributore herbalife ma potrei esserlo di qualunque altra azienda seria e che utilizza la vendita diretta piuttosto che i canali distributivi tradizionali. Il nostro lavoro è autonomo ed il fatto di lavorare per un brand conosciuto in tutto il mondo mi da sicurezza e mi consente un approccio migliore con i clienti. Se si è venditori capaci, seri e non invadenti la vendita diretta è molto soddisfacente sia per chi vende che per chi acquista.

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